Nuova ordinanza di Musumeci e divieti anti Covid in 55 comuni

Si tratta delle aree che hanno una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60 per cento del totale della popolazione vaccinale, e un’incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti.

Cinquantacinque cittadine siciliane “sorvegliate speciali” con azioni mirate per aumentare il numero dei vaccinati, obbligo di mascherina all’aperto in caso di folla, divieti di assembramento in pubblico e obbligo di tampone negativo per partecipare a eventi privati. E’ ciò che prevede l’ordinanza, annunciata ieri e firmata oggi, del presidente della Regione per mettere un argine all’aumento dei contagi nell’Isola.

L’ordinanza prevede un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati, l’utilizzo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e che ribadisce il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48 ore antecedenti).

Per due Comuni, Barrafranca e Niscemi, inoltre, su proposta delle Asp competenti, è stata disposta la più gravosa misura della “zona arancione” alla luce del numero preoccupante dei contagi.

Per i 55 Comuni oggetto del provvedimento si applicano le seguenti restrizioni dal 24 Agosto 2021 al 6 Settembre 2021:

  1. uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti (quali ad esempio strade e 7 piazze), ad eccezione dei bambini di età inferiore ai dodici anni, dei soggetti affetti da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di coloro che, nel rispetto delle misure di prevenzione, effettuano attività sportiva all’aperto;
  2. divieto di assembramento nelle aree pubbliche;
  3. per le attività di banchetto e per gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti con obbligo di tampone rinofaringeo per gli operatori e per i partecipanti nelle 48 ore antecedenti l’evento.

 

I comuni dove si applica il provvedimento.

Nell’Agrigentino: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa; nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi;

Nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande; nell’Ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;

Nel Messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;

Nel Palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini;

Nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;

Nel Siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;

Nel Trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.

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