Bonus 600 euro, il caso dei requisiti aggiuntivi chiesti dall’Inps agli autonomi iscritti alla gestione separata. Pronta la class action

In migliaia si sono visti rifiutare la prima domanda perché risultavano “non iscritti”: nella maggior parte dei casi hanno iniziato a pagare i contributi come cococo senza ufficializzare il passaggio di categoria quando hanno aperto la partita Iva. Sanato quel problema è spuntata una nuova richiesta: la regolare compilazione dei “quadri RR” della dichiarazione dei redditi. Le storie: “Mi hanno scritto che ho i requisiti ma i soldi non arrivano”

Prima hanno scoperto di non aver diritto al bonus di 600 euro perché non risultavano iscritti alla gestione separata dell’Inps. Anche se pagavano regolarmente i contributi da anni, a volte decenni. Tre mesi dopo, sanata l’irregolarità con un’iscrizione retroattiva, erano convinti che le indennità previste per marzo e aprile fossero finalmente in arrivo. Ma a quel punto è spuntato un nuovo requisito: la regolarità contributiva, da verificare esaminando tutte le dichiarazioni dei redditi presentate dall’inizio dell’attività.

Leggi la news per intero su ILFATTOQUOTIDIANO.IT

Comunicazione Assoesercenti
, , , , , , , , , , ,

About Comunicazione Assoesercenti

View all posts by Comunicazione Assoesercenti →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *